Sai cosa si intende quando si parla di Bilancio di Sostenibilità e quali effetti a livello finanziario abbia la sua presentazione?
Non si tratta di redditi, ma di una dichiarazione che contiene le valutazioni in merito all’impatto economico, ambientale e sociale di un’azienda.
Pur non costituendo un obbligo – se non per Enti di Interesse Pubblico, banche e assicurazioni con più di 500 dipendenti e con 20 milioni di euro come totale attivo dello stato patrimoniale o 40 milioni di euro di ricavi di vendite e prestazioni -, il Bilancio di Sostenibilità rappresenta un fondamentale criterio di selezione da parte di investitori, banche e imprese nei tuoi confronti.
Lo standard maggiormente adottato per la sua redazione è il GRI – Global Reporting Initiative -, basato sulle informazioni dettate dal tuo contributo allo sviluppo sostenibile dell’organizzazione attraverso la rendicontazione delle informazioni richieste.
Le caratteristiche
Ciò che caratterizza un Bilancio di Sostenibilità può esser riassunto in 3 aspetti fondamentali:
- TRASPARENZA : la presentazione fedele e cristallina delle attività relative a temi ESG (ambientali, sociali e di governance) che contrasta il greenwashing.
- COINVOLGIMENTO : le aziende che la stilano attraggono e alimentano l’interesse esterno (finanziamenti, banche, investitori) nei propri confronti.
- SENSIBILIZZAZIONE : la diffusione di tematiche relative alla sostenibilità incrementa la consapevolezza interna che può più facilmente incontrare le aspettative da parte degli stakeholder.
I temi da sviluppare
Sono 3 gli argomenti su cui è imperniata la dichiarazione:
- AMBIENTALI : l’impiego di risorse idriche ed energetiche, specificando quelle provenienti da fonti rinnovabili e non, e le emissioni inquinanti (tra cui quelle legate alla CO2).
- SOCIALI : relative alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro derivante da politiche e attività attuali e/o previste nel futuro.
- CAPITALE UMANO : le attività per assicurare la parità di genere e il rispetto dei diritti umani e del dialogo.
Perchè fare il Bilancio di Sostenibilità
Puoi contribuire a un futuro sostenibile grazie a semplici misure che riservano ricadute positive sulla tua impresa, apportando miglioramenti a:
- reputazione aziendale
- accesso a mutui e finanziamenti
- immagine pubblica, che ne esce rafforzata
Il Bilancio di Sostenibilità è dunque un’importante opportunità , ma sta progressivamente diventando anche un obbligo: lo dimostra la nuova direttiva che entrerà in vigore a partire dal 2023.
La nuova direttiva: a chi si rivolge?
La nuova direttiva sul Corporate Sustainability Reporting prevede, a decorrere dal 2023, l’estensione dell’obbligo di redazione della dichiarazione non finanziaria a:
- tutte le società quotate nei mercati regolamentati europei (ad esclusione delle micro imprese), incluse le società non europee che sono quotate in mercati europei;
- tutti gli istituti di credito e assicurazioni quotati e non quotati di grandi dimensioni
- tutte le società che soddisfino almeno 2 dei 3 requisiti dimensionali previsti per almeno due esercizi consecutivi: numero medio di dipendenti pari a 250, totale Attivo Stato Patrimoniale di 20 milioni di euro, totale Ricavi pari a 40 milioni di euro.
Le piccole-medie imprese quotate dovranno rispettare l’obbligo con applicazione dal 1° gennaio 2026.
A prescindere da obblighi di legge, sono sempre più le grandi aziende che già oggi richiedono che i propri fornitori (comprese le PMI) includano “dichiarazioni non finanziarie” nel proprio bilancio e lo faranno con sempre maggior frequenza, anche per soddisfare le novità introdotte dalla nuova direttiva sul Corporate Sustainibility Reporting.
Come riuscirci? Leggi qui gli step per raggiungere questi obiettivi.