Se s’intende rispondere a esigenze relazionali che incidono fortemente sul comportamento umano, la cultura dell’inclusione non può prescindere dalla formazione.

Non dovrebbe esserci bisogno della giornata mondiale della giustizia sociale per ricordarci quanto sia fondamentale preservare i diritti di tutti: il luogo di lavoro non è esente dal quadro generale, anzi, rappresenta una grande fetta del nostro quotidiano. In questo contesto è importante ricordare che l’inclusione parte dalla formazione e dalla cultura aziendale che la assicuri: garantire un sistema occupazionale equo, che promuova l’uguaglianza e la rimozione di tutte le barriere determinate da genere, età, razza, etnia, religione o disabilità dovrebbe essere l’obiettivo di ogni comunità. 

Siete sicuri che il vostro sistema osservi questi principi fondamentali o vi occorrono nuovi strumenti per rispettarli? Qui di seguito trovate qualche accorgimento.

 

Disegnare una struttura accogliente


Il concetto di
diversità va approcciato pensando che la sua presenza in azienda possa contribuire a creare un ambiente inclusivo caratterizzato da relazioni umane plurali e armoniche. Esistono concreti strumenti che consentono di instaurare un clima disteso e garantire il welfare anche all’interno del posto di lavoro grazie a una paritetica gestione delle risorse. 

Questo è possibile solo grazie al disegno di una strategia applicabile all’ecosistema aziendale di riferimento, che inneschi il cambiamento adeguato al contesto e apporti effettivi benefici alla brand reputation. Ed è il genere di consulenza che svolge IN.SI.

 

Il fattore multigenerazionale è un plus


La diversità si estrinseca anche attraverso l’età: mettere d’accordo varie generazioni che si confrontano non è semplice, ma è essenziale per il bene dell’azienda e dei suoi dipendenti. 

La complessità che deriva dalle differenze anagrafiche può essere valorizzata grazie a una gestione efficace delle rispettive competenze, che vanno esplicitate e possono tradursi in nuove opportunità di business. Dinamiche tradizionaliste, da baby boomer, genX, millenials e genZ possono trovare la propria giusta collocazione se sapute apprezzare e sfruttare opportunamente.

 

Imparare a gestire i conflitti risana qualsiasi ambiente


Bisogna mettere in conto che possano verificarsi delle incomprensioni o divergenze tra scrivanie, per questo conviene attrezzarsi per riuscire a 
gestire i contrasti in qualsiasi situazione e organizzazione aziendale. C’è sempre una risposta adeguata per sedare i conflitti, sfruttare le leve giuste, raggiungere i reciproci obiettivi e massimizzare i risultati.

Per tracciare un’analisi precisa sugli approcci comportamentali da assumere in queste circostanze, spesso anche frequenti se non risolte, ci sono specifiche competenze che sarebbe utile acquisire. IN.SI. in questo senso vanta un’esperienza che parte dalla consulenza per atterrare su corsi mirati e specifici. Per conoscerli nel dettaglio clicca qui.