Energia & bilancio di sostenibilità

Nell’era della sostenibilità e della responsabilità aziendale, ridurre lo spreco e il consumo di energia è diventato una priorità strategica per molte organizzazioni. Questo impegno non solo risponde a una crescente pressione normativa, ma riflette anche una consapevolezza sempre più diffusa dell’importanza di preservare le risorse naturali e di mitigare gli impatti ambientali. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), fornisce una guida globale per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche. In parallelo, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell’Unione Europea impone alle aziende di fornire informazioni dettagliate sui loro impatti ambientali, sociali e di governance (ESG). Questi requisiti normativi sottolineano l’importanza di un bilancio di sostenibilità accurato e trasparente, che includa dati dettagliati sul consumo di energia e sugli sforzi per ridurre gli sprechi.

La riduzione dello spreco e del consumo di energia non è solo una questione di conformità normativa, ma rappresenta anche un’opportunità per le aziende di dimostrare il loro impegno verso lo sviluppo sostenibile. Le strategie per raggiungere questi obiettivi sono varie e richiedono un approccio olistico che coinvolga diverse aree dell’organizzazione, dai processi produttivi all’adozione di tecnologie efficienti, dalla gestione dei rifiuti alla formazione dei dipendenti.

 

Efficienza Energetica

L’efficienza energetica è uno dei pilastri fondamentali per ridurre il consumo di energia. Le aziende possono iniziare conducendo audit energetici regolari per identificare le aree di inefficienza e per determinare dove sono possibili miglioramenti. Questi audit forniscono una panoramica chiara dei consumi energetici attuali e aiutano a individuare le opportunità di risparmio. Implementare tecnologie efficienti dal punto di vista energetico è un altro passo cruciale.

Inoltre, la manutenzione proattiva delle attrezzature è essenziale per garantire che funzionino in modo ottimale. Un’attrezzatura ben mantenuta non solo dura più a lungo, ma consuma anche meno energia, contribuendo così alla riduzione degli sprechi. Inoltre, l’adozione di pratiche di manutenzione predittiva, che utilizzano dati e analisi per prevedere quando un’attrezzatura potrebbe guastarsi, può prevenire interruzioni operative e ulteriori sprechi di energia.

Fonti di Energia Rinnovabile

L’adozione di fonti di energia rinnovabile è un altro elemento chiave nella riduzione del consumo energetico. Le aziende possono installare impianti fotovoltaici sui tetti dei loro edifici o in altre aree disponibili per generare energia solare. Questo non solo riduce la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali, ma può anche comportare risparmi significativi sui costi energetici a lungo termine. Inoltre, stipulare contratti di fornitura verde con i fornitori di energia permette alle aziende di acquistare energia prodotta da fonti rinnovabili come l’eolica, l’idroelettrica e la biomassa. Questi contratti possono essere un modo efficace per dimostrare l’impegno dell’azienda verso l’energia sostenibile.

L’uso di fonti di energia rinnovabile deve essere accompagnato da un sistema di monitoraggio accurato per misurare l’efficacia delle iniziative adottate. Le tecnologie di monitoraggio e gestione dell’energia consentono di raccogliere dati in tempo reale sul consumo energetico e di analizzarli per individuare ulteriori opportunità di miglioramento. La trasparenza nei report energetici, che includono informazioni dettagliate sulle fonti di energia utilizzate e sui risparmi ottenuti, è fondamentale per dimostrare il valore delle iniziative di sostenibilità agli stakeholder interni ed esterni.

Ottimizzazione dei Processi e Cultura Aziendale

L’ottimizzazione dei processi aziendali è fondamentale per ridurre il consumo di energia. L’automazione e i sistemi di controllo avanzati possono aiutare a ottimizzare l’uso dell’energia nei processi produttivi, riducendo così gli sprechi. Ad esempio, l’uso di sensori e dispositivi IoT (Internet delle Cose) permette di monitorare in tempo reale il consumo energetico delle macchine e di intervenire rapidamente in caso di inefficienze. La gestione dei rifiuti è un altro aspetto cruciale: implementare pratiche di riduzione, riuso e riciclo dei materiali non solo minimizza i rifiuti ma contribuisce anche a ridurre il consumo energetico associato alla produzione e allo smaltimento dei materiali.

La cultura aziendale gioca un ruolo decisivo nel successo delle iniziative di sostenibilità. I responsabili delle risorse umane devono promuovere la formazione e la sensibilizzazione dei dipendenti sulle pratiche di risparmio energetico e sostenibilità. Questo può essere fatto attraverso programmi di formazione, workshop e campagne di comunicazione interne. Le policy aziendali devono incentivare il risparmio energetico e incoraggiare i dipendenti a adottare comportamenti sostenibili. Un esempio potrebbe essere l’introduzione di premi o riconoscimenti per le squadre o i dipendenti che contribuiscono maggiormente alla riduzione del consumo energetico.

Evidenza nel Bilancio di Sostenibilità

Nel bilancio di sostenibilità, è essenziale seguire linee guida riconosciute come quelle del Global Reporting Initiative (GRI) e gli standard dell’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) per la CSRD. Un bilancio di sostenibilità ben redatto deve fornire dati quantitativi e qualitativi che dimostrino l’impegno dell’azienda nella riduzione del consumo energetico e degli sprechi. 4 punti fondamentali:

  1. Dati Quantitativi e Benchmarking: i dati quantitativi sono fondamentali per dimostrare i progressi compiuti. È importante includere indicatori di performance chiave (KPI) come i consumi energetici totali, le riduzioni ottenute, le percentuali di energia rinnovabile utilizzata e i quantitativi di rifiuti ridotti e riciclati. Questi dati devono essere presentati in modo chiaro e confrontati con gli anni precedenti o con standard di settore per fornire un contesto adeguato. Il benchmarking è uno strumento utile per confrontare le performance aziendali con quelle di altre aziende del settore e per individuare aree di miglioramento.
  2. Obiettivi e Risultati: dichiarare obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, realistici e con scadenze temporali (SMART) è essenziale per dimostrare l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità. Gli obiettivi devono essere chiari e dettagliati, e il bilancio di sostenibilità deve documentare i progressi compiuti verso questi obiettivi con esempi concreti e casi di studio. Ad esempio, se l’azienda si è impegnata a ridurre il consumo energetico del 20% entro il 2025, il bilancio deve riportare i passi compiuti per raggiungere questo obiettivo e i risultati ottenuti fino a quel momento.
  3. Certificazioni e Conformità: le certificazioni ISO come ISO 50001 (Gestione dell’Energia) e ISO 14001 (Gestione Ambientale) sono importanti indicatori dell’impegno dell’azienda verso la sostenibilità. Menzionare queste certificazioni nel bilancio di sostenibilità aiuta a rafforzare la credibilità delle iniziative adottate. Inoltre, è fondamentale assicurarsi che le pratiche aziendali siano conformi alle normative locali e internazionali. La conformità regolamentare non solo evita sanzioni, ma dimostra anche un impegno proattivo verso la sostenibilità e la responsabilità aziendale.
  4. Comunicazione Trasparente: una comunicazione trasparente è fondamentale per costruire fiducia e credibilità. Il bilancio di sostenibilità deve includere una narrativa che racconti come le iniziative di efficienza energetica e riduzione dei rifiuti sono integrate nella strategia aziendale. È importante coinvolgere gli stakeholder e riportare il loro feedback sulle iniziative di sostenibilità. La trasparenza nella comunicazione delle sfide affrontate e dei successi ottenuti contribuisce a costruire una reputazione positiva e a rafforzare il rapporto con gli stakeholder.

Conclusione

Ridurre il consumo di energia e gli sprechi non è solo una risposta alle normative, ma rappresenta un’opportunità per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e rafforzare la reputazione dell’azienda. Attraverso l’efficienza energetica, l’adozione di fonti di energia rinnovabile, l’ottimizzazione dei processi e, soprattutto, la formazione continua, le aziende possono fare progressi significativi verso la sostenibilità.

La formazione è il catalizzatore che trasforma le politiche di sostenibilità da semplici direttive a pratiche integrate quotidianamente. Educare i dipendenti sui benefici della riduzione del consumo energetico e insegnare loro pratiche efficaci per raggiungere questo obiettivo è essenziale. Programmi di formazione regolari e strutturati creano consapevolezza, costruiscono competenze e motivano il personale a contribuire attivamente agli obiettivi di sostenibilità aziendali.

IN.SI. ritiene che il bilancio di sostenibilità, se redatto con cura e trasparenza, possa diventare uno strumento potente per rendicontare i progressi, comunicare l’impegno dell’azienda e costruire una reputazione positiva nel contesto globale dello sviluppo sostenibile. Investire nella formazione significa dotare i dipendenti degli strumenti necessari per implementare pratiche sostenibili, promuovendo un ambiente di lavoro consapevole e proattivo che può portare l’azienda a raggiungere nuovi traguardi in termini di efficienza energetica e riduzione degli sprechi.

Le attività formative sono finanziabili con:

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